MEDVEDEV E GLI ALIENI

Il problema principale è che è “pregiudicato”:  a un G8 fu beccato palesemente ubriaco di vodka. Così Dmitri Medvedev non è stato preso troppo sul serio, forse a torto, per il fuorionda di un’intervista. Fuori trasmissione – però, ahilui, non a microfoni spenti, un incidente che ricorre spesso e che ha fatto vittime illustri pure nel passato – è tornato a parlare degli extraterrestri, che sono, com’è noto, un suo storico pallino. Il primo ministro russo (già presidente), con le sue parole (ma siamo sicuri che fosse convinto di parlare senza essere registrato? Azzardo la tesi che lo sapesse benissimo e che l’ha fatto apposta, scegliendo una via di mezzo tra silenzio e affermazione pubblica), ha rilanciato una tesi molto gettonata. Ovvero: che i Governi sanno benissimo degli Alieni, salvo tacere per ragioni di opportunismo e di ordine pubblico. In soldoni: “Gli extraterrestri sono già tra di noi da un bel po’. Non posso dirvi quanti sono, ma sono parecchi.
Non possiamo dirlo per non scatenare il panico, però se guardate un film come ‘Men in Black’, ecco, la realtà è proprio così”. Il file “Aliens”sarebbe poi presente nelle valigette ultrariservate che contengono pure i codici per il lancio dei missili nucleari. Medvedev, posto che fosse sobrio e nel pieno possesso delle proprie facoltà, si è insomma fermato a metà del percorso. Secondo molti, al di là della necessità di gestire la comunicazione e l’impatto sociale di un notizia del genere, governanti e affini sono frenati da una banale riflessione: perché io, e non altri, devo ammettere una cosa del genere? Però a volte le cose scappano e prima del premier russo ci sono stati almeno due episodi significativi. Dopo i fatti di Roswell, il numero uno statunitense dell’epoca, Harry Truman, inviò un dispaccio (conservato nel museo della città del New Mexico) nel quale avvisava che si era verificato il crash di un velivolo presumibilmente di origine non terrestre. E il 21 settembre 1987, alla 42.a assemblea generale delle Nazioni Unite, Ronald Reagan parlò di una minaccia proveniente da un’invasione aliena e di come sul pianeta ci saremmo dovuti preparare, unendoci, nell’attesa dell’aggressione. Straparlava pure lui, per quanto di gaffe ne abbia fatte nella sua carriera? Alle Nazioni Unite, poi? E Truman beveva insospettabilmente vodka?

LA TRADUZIONE COMPLETA DEL FUORIONDA
Grazie al nostro Tigrino, che ha vissuto per quasi un quarto di secolo a Mosca e che dunque conosce il russo come le sue tasche, vi passo la traduzione completa del fuorionda del premier Medvedev durante l’intervista al telegiornale “Nedelja” (Settimana).

A)    INTERVISTATRICE:  “C’e’ in giro l’opinione che su alcuni avvenimenti esistano dei “dossier” molto voluminosi con sopra scritto “SEGRETISSIMO”, e che la’ siano racchiusi tutti i segreti del mondo, e che Voi sappiate assolutamente tutto. Per esempio, se sono o no venuti sulla Terra degli extraterrestri, i cosiddetti  “omini verdi”.

 B)     MEDVEDEV:  “Dunque, lo dico a lei per la prima e ultima volta. Insieme alla “valigetta con i codici nucleari” , al presidente della Nazione (si intende la Russia, n.d.t.) viene portata una speciale cartella, su cui è scritto “SEGRETISSIMO”. Questa cartella è interamente dedicata agli extraterrestri che hanno visitato il nostro pianeta.  Nello stesso tempo viene trasmessa una RELAZIONE assolutamente riservata dal reparto dei Servizi Segreti che si occupa della presenza degli extraterrestri sul territorio del nostro Paese.  Queste due cartelle di documenti vengono consegnate assieme alla “valigetta nucleare”. A mandato terminato, tali cartelle vengono  conseguentemente  passate al nuovo presidente.  Un’ informazione più precisa su tale questione la potete avere guardando il noto film-documentario “The Men in Black” – ce ne sono diverse versioni”.

 A)    INTERVISTATRICE : “Quanti sono tra di noi gli extraterrestri?”

B)     MEDVEDEV: “Quanti sono tra di noi non lo posso dire, in quanto ciò potrebbe destare il panico”.


AGGIORNAMENTO
Le parole del Premier russo hanno avuto una vasta eco sulla stampa e sui media internazionali. A Mosca hanno provveduto a stilare una rassegna, nella quale sono citati il sottoscritto e il testo del nostro blog (con accenni ai commenti). Insomma, preparatevi: mi sa che troveremo  il Kgb in casa… Sempre grazie alla traduzione del nostro Tigrino, invece, pubblico la testimonianza del giornalista Mikhail Zygar, presente alla conferenza. Anzi, sarebbe stato lui a registrare il fuorionda con il proprio Ipad: la collega intervistatrice l’aveva avvertito che avrebbe posto quella domanda al di là della parte ufficiale della chiacchierata.

ZYGAR: “Non ho voluto dare a nessuno il video registrato con l’Ipad, questo era un piccolo segreto tra me e la collega. Macomunque posso dire con assoluta certezza che Dmitry Medvedev è in possesso di precise informazioni circa l’esistenza degli extraterrestri. Quello che dico è importante perché cambia radicalmente l’interpretazione e l’importanza di quanto è successo. Quando è stata formulata a Medvedev la domanda fatidica,  il premier si è comportato in maniera “strana”, in tutti i sensi. Ha dato cioè la netta impressione che non stesse affatto scherzando. Durante il suo discorso sui files segreti dei presidenti circa la presenza degli extraterrestri sulla Terra, sul suo volto non abbiamo notato un solo movimento di muscoli. E anche quando fuori quadro tutti hanno iniziato a sorridere, lui è rimasto impassibile. Un politico di tale rango mai e poi mai, nemmeno in una situazione informale, si sarebbe preso la libertà di affermare un qualcosa che non si può dire o un qualcosa che altri non devono sapere. In tale situazione lui non poteva immaginare che il colloquio col la Maksimovskaja  sarebbe stato registrato e reso pubblico”.