COM'è ANDATO IL PANEL DEGLI EX MEMBRI DEL CONGRESSO SUGLI UFO?

Giorni fa vi avevamo parlato della rinunione degli ex parlamentari statunitensi rispetto alla task force per rivelare aspetti rimasti inediti sulla vita aliena. Nella "riunione", quaranta testimoni provenienti da dieci Paesi, hanno riferito davanti a sei ex membri del Congresso degli Stati Uniti: il senatore Mike Gravel, Roscoe Bartlett, Merrill Cook, Lynn Woolsey, Carolyn Kilpatric e Darlene Hooley. Il Washington Post ci racconta come sono andate le cose in queste giornate, e ne approfitta per fare un bilancio.





Prima di tutto viene spiegato come funzione il meccanismo. Tutto somiglia ad un'audizione cittadini autorità. Non è come un vera seduta del Congresso, ma i membri individuati percepiranno uno stipendio di 20.000 dollari. I sei ex membri del parlamento hanno tenuto la loro riunione al National Press Club  e hanno presenziato a 30 ore di testimonianze sugli UFO. Dall'evento sarà ricavato un documentario.

L'inviato del Washigton Post comincia elencando una serie di casi ufo ancora irrisolto almeno agli occhi dell'opinione pubblica. Si torna su Roswell, si menziona il Majestic 12, di parla di abduction.

La sala è piena, molto spettatori sono venuti da molto lontano. Si sente applaudire e si ode anche qualche fischio. Non manca il folklore con strani cappellini di carta stagnola venduti all'esterno per pochi dollari.  L'attivista Stephen Bassett ha osservato che l'argomento extraterrestre è ancora tabù negli Stati Uniti. "Si può essere gay e avere cinque mogli e si può fare qualsiasi cosa e uscire allo scoperto su tutto e non ci sarà nessun problema, ma su questo ... attenzione, la tua carriera finirà. Lo stigma sociale legato a questo tema è cominciato nel 1953 ..Non è solo il governo a fare cover up", conclude.

A un certo punto è diventato impossibile discutere.
Daniel Sheehan, un panelist, ha suggerito che il Papa e la Regina d'Inghilterra dovrebbero essere i primi a dirci se gli alieni esistono. "Se non cambiamo direzione non si sa dove finiremo", scherza enigmaticamente Steven Greer, del Disclosure Project.
Se si ascolta la testimonianza di Greer, autore del documentario sul piccolo alieno di Atacama, si ha la sensazione che non abbia fatto praticamente nulla negli ultimi decenni, se non incontrare alti funzionari governativi al riparo dalle telecamere. Greer spiega che tutto si riduce al sinistro controllo che i padroni dell'universo fanno con i loro dollari e il loro petrolio. Gli alieni potrebbero rivelarci il segreto sulle energie rinnovabili e tutto cambierebbe per noi. Un uomo ottimista non c'è che dire.

Tra il pubblico a un certo punto fa la sua comparsa Louis Farrakhan, il leader della «Nazione dell’Islam» uno dei fortunati che "gli alieni li ha incontrati personalmente". Comincia a raccontare dei suoi personali scambi di opinioni con grigi e compagni celesti e la folla ascolta in silenzio. L’ex deputato Cook, pressato dai giornalisti sulla sua esperienza come esperto ha sentenziato "Non ho idea se sugli Ufo ci sia un cover up del governo, so che ci sono cose che il governo nasconde e dunque ho alla vicenda degli extraterrestri un approccio aperto, senza alcun tipo di pregiudizi" .

L'ex senatore Mike Gravel, osserva che "gli extraterrestri non sono in antitesi con la la Bibbia" quindi ragiona "se leggete il libro di Giobbe.. solo l'arroganza umana ci fa pensare che noi siamo gli unici esseri umani senzienti in grado di pensare."

Ma come dobbiamo comportarci per annunciare la mondo un'eventuale presenza aliena? Il dibattito è aperto. C'è chi propone una vera e propria seduta del Congresso, chi tira in ballo la Commissione delle Nazioni Unite, con un emissario speciale a nome dei Figli della Terra. Poi di nuovo a prendere tutto lo spazio è la questione teologica.

"Il problema probabilmente è l'alterazione di coscienza nei confronti di un regno angelico", ha spiegato Daniel Sheehan. Il problema risidere tutto sulla diversa ottica con cui le grandi religioni monosteiste potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti, se gli esseri umani non fossero i soli depositari dell'intelligenza universale.
Alla fine è sempre e solo un problema di etica e sentimenti ?